Un ritratto dall'archivio

Questo ritratto di Valentina risale ad alcuni anni. L’ho scattato durante un progetto fotografico “Ritratti all’aperto”. Una giornata intera al Parco Sempione a Milano in cui la sfida era fotografare 20 persone (qualcuno lo conoscevo già, altri no), che si erano prenotate nelle settimane precedenti, tramite email e social network. Inizialmente il tetto massimo era di 15 persone. Mi contattarono in 20 e, visto che le sfide mi sono sempre piaciute, le accettai tutte. La sfida più grande per me, era quella di riuscire a dedicare a ciascuno dei partecipanti la giusta attenzione, avevo stabilito 20 minuti a testa, nell’arco dei quali dovevo conoscerli, parlare con loro, metterli a loro agio e ritrarli, ognuno in un luogo diverso del Parco.

Fu una giornata intensa, resa possibile grazie ad un’organizzazione ben precisa e la focalizzazione su ciascuna persona. Un aiuto immenso mi è stato dato da Elisa e Lorenzo. Elisa mi dettava i tempi per ciascun partecipante, in modo da non sforare e accumulare ritardo, Lorenzo scattava il backstage e pubblicava in tempo reale, su Facebook, delle istantanee, fatte col cellulare ai partecipanti, per raccontare cosa stesse succedendo.
E’ stata una giornata grandiosa, piena di adrenalina e di divertimento. Il clima sembrava quello di un gruppo di amici con cui passare una bella giornata, tanto che i partecipanti che avevo già scattato, preferivano fermarsi un po’ di più per scambiare quattro chiacchiere e vedere cosa combinavamo.

Il ritratto di Valentina è uno dei tanti realizzati quel giorno. Amante della natura e del nero, ho scelto di calarla in un piccolo angolo pieno di rami e foglie, da cui filtravano i raggi del sole in modo da proiettare sul suo volto le ombre delle foglie e farla diventare parte integrante di quel contesto naturale che ben la faceva sentire a proprio agio. Ricordo che quando vide il suo ritratto le piacque subito proprio per questa fusione tra lei e la natura, che ben la rappresentava.

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